19/09/2023

Raccolta funghi e tartufi

In Campania la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili è stata regolamentata dalla Legge Regionale n. 8 del 24 luglio 2007. Per ottenere l'autorizzazione, rilasciata sottoforma di apposito tesserino, è necessario superare un colloquio abilitativo presso gli Uffici regionali territoriali o presso le Comunità Montane in base alla competenza territoriale del comune di residenza del richiedente.

In Campania la raccolta dei tartufi è stata regolamentata dalla Legge Regionale n. 13 del 20 giugno 2006. Per ottenere l'autorizzazione, rilasciata sottoforma di apposito tesserino, è necessario superare un esame presso gli Uffici regionali territoriali in base alla competenza del comune di residenza del richiedente.

L'autorizzazione è personale e non cedibile, è valida sul territorio regionale, ha validità quinquennale ed è soggetta a convalida annuale tramite versamento del contributo.

ACCEDI


ALCUNE NORME UTILI PER I RACCOGLITORI



Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti, poichè solo alcune specie risultano essere eduli, ciò provoca un danno all'ecosistema;
I funghi vanno raccolti interi e non in stato d'alterazione (ammuffiti, fradici, ecc.);
I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (ad es. cestini di vimini) che consentono l'ulteriore disseminazione delle spore, inoltre si evitano fenomeni di compressione e di fermentazione dei funghi;
Non raccogliere i funghi in aree sospette di inquinamento (come ad es.: discariche, lungo arterie stradali, ecc.);
Assolutamente non fidarsi di presunti "esperti", far controllare tutti i funghi raccolti solo dagli Ispettori Micologi delle Az. USL.

CONSIGLI PER IL CONSUMO



Non esistono metodi empirici (quali le prove con l'aglio, monete d'argento, ecc.) per verificare se un fungo sia edule o velenoso;
La cottura, l'essiccazione o altri sistemi non servono a svelenare i funghi mortali (Amanita phalloides, A.. verna, A.. virosa, Lepiota specie, Cortinarius orellanus e altri) le tossine sono termostabili e quindi non perdono la loro tossicità;
Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti, da crudi essi sono scarsamente digeribili, se non addirittura velenosi (il comune "chiodino" Armillaria mellea è tossico se non è effettuata una prebollitura di almeno 15-20 minuti prima della cottura definitiva) perchè contengono tossine termolabili le quali si degradano alla cottura;
Non si devono somministrare i funghi ai bambini, donne in stato di gravidanza o persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o disturbi allo stomaco, al fegato ed al pancreas senza il consenso del medico.

PER CHI ACQUISTA I FUNGHI FRESCHI SPONTANEI PRESSO ESERCIZI DI VENDITA



Prima dell'acquisto verificare che la cassetta o l'involucro contenente i funghi siano muniti di un etichetta attestante l'avvenuto controllo micologico da parte degli Ispettorati Micologici delle Az. USL deputati per legge al controllo;
Nel caso non sia presente il cartellino di controllo si consiglia di non acquistare il prodotto e di segnalare il fatto agli organi preposti al controllo degli alimenti (Tecnici della Prevenzione delle Az. USL, N.A.S., ecc.).

CHE COSA FARE IN CASO DI AVVELENAMENTO DA FUNGHI



Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso;
Portare tutti gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento;
Non tentare "terapie" autonome.